IL MIO MODO DI LAVORARE

Sono una psicologa ad orientamento costruttivista. Non esistono strade giuste o sbagliate, esistono strade, percorribili o meno. E quasi mai il percorso possibile è uno solo.

Ognuno di noi ha il proprio modo di dare un senso a ciò che ci circonda, a quello che ci accade, attraverso delle ipotesi che poi va a verificare. Quando la persona prova un disagio, le ipotesi e le verifiche possono essersi in qualche modo arrestate, non permettendo più di dare un senso al mondo esterno ed interno. Insieme possiamo condurre dei nuovi esperimenti per poter comprendere quello che ci sta accadendo, prima insieme in seduta e poi nella vita quotidiana.

COSA MI PIACE DEL MIO LAVORO?

Avere la possibilità ogni giorno di incontrare persone con storie differenti che mi rendono partecipe delle loro vite.

La relazione a due o più in cui poter dare un senso a quello che accade, con una nuova luce e ricominciare, anche quando sembra che non ci sia più speranza.

MODALITA’: TEMPI E COSTI

Tutto ciò che riguarda la collaborazione che lo psicologo propone al proprio cliente (onorario, tempistiche, presupposti, modalità di lavoro, gestione degli appuntamenti, visite di controllo a percorso terminato, ecc.) viene discusso e concordato. E’ prevista la stipula di un contratto tra il cliente ed il professionista, che comprende la tutela della privacy (in cui è previsto anche l’obbligo del segreto professionale), il consenso informato alla prestazione e la comunicazione o eventuale opposizione al SistemaTS (comunicazione della spesa per la detrazione). I costi si rifanno a livello indicativo al Testo Unico della Tariffa Professionale degli Psicologi [Pdf].

La frequenza degli incontri (settimanali, bimensili, mensili) e la loro durata (di 50 ai 90 minuti) dipendono da:

–  Problema presentato.

–  Tipo di cliente (singolo individuo, coppia, famiglia…).

–  Tipo di percorso.

–  Modello teorico di riferimento del professionista;

Possono essere modificate in itinere in base all’evoluzione della situazione. L’intero percorso non è prevedibile in termini di durata, tuttavia viene monitorato in itinere all’interno della relazione tra la persona e lo psicologo.

DOMANDE E RISPOSTE

Le prime domande sulle sedute solitamente sono logistiche ed informative, poi ci sono le domande relative alle aspettative: funzionerà? cosa posso fare per?

A queste domande non è possibile rispondere a priori, insieme sarà possibile trovare la direzione più adatta alla singola persona e al momento che sta vivendo.

L'EQUIPE

Collaboro a Padova con Costruttivamente: un gruppo di professionisti che collaborano fra loro e si occupano da molti anni di benessere psicologico. Le nostre “linee guida” condivise sono: mettere al centro del nostro pensare e del nostro agire la persona che ci chiede aiuto; offrire un aiuto personalizzato, integrato, efficace; cercare una stretta collaborazione fra di noi e con altri professionisti nell’interesse del paziente e per garantire un confronto e un aggiornamento costanti.

Collaboro con Scoprendo Itaca: colleghi e altri professionisti (psicoterapeuti, psichiatri, avvocati, educatori, neuropsicomotricisti…) per poter offrire servizi integrati alla persona attraverso il lavoro di equipe, in modo da poter crescere, restare aggiornati e accogliere le diverse esigenze.

Inoltre, collaboro a Vigonza (PD) con lo Studio Piccoli Passi: colleghi e altri professionisti (psicoterapeuti, logopedisti, neuropsicomotricisti…) in equipe, in modo da offrire un servizio variegato, adatto alle singole necessità.

DIFFERENZE TRA CONSULENZA PSICOLOGICA, SOSTEGNO PSICOLOGICO E PSICOTERAPIA

Tra professionisti è chiara la differenza tra il lavoro dello psicologo e quello dello psicoterapeuta. Tuttavia, è molto diffusa e comprensibile la confusione tra i due termini per chi non appartiene o non ha a che fare con la professione. Le differenze sono riscontrabili principalmente in tre aree:

1) Formazione e competenza richieste all’operatore:

– Per condurre colloqui di consulenza e sostegno psicologico occorre essere laureati in psicologia ed aver superato l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. Solo chi è iscritto ai registri del proprio Ordine regionale (consultabili online qui) può esercitare.

– Per condurre un percorso di psicoterapia, lo psicologo abilitato deve frequentare una scuola di specializzazione di ulteriori 4 o 5 anni, superare l’esame per l’abilitazione all’esercizio della psicoterapia ed iscriversi all’albo come psicoterapeuta.

2) Complessità dei problemi affrontati:

– La consulenza psicologica ha luogo in seguito ad una richiesta di consultazione con lo psicologo, rispetto ad una tematica abbastanza specifica e circoscritta (voler migliorare qualcosa nella propria vita, ridurre l’indecisione ed affrontare serenamente una scelta, affrontare al meglio un momento di crisi, di stress, un cambiamento, ecc.) durante la quale si riflette, approfondisce e discute su alcuni aspetti della situazione problematica (origine, evoluzione, presunta diagnosi, risorse attivabili, strade percorribili per alleviare il disagio, necessità di ricorrere anche ad altri specialisti, ecc.), per rendere chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere, individuando risorse ed ostacoli presenti sul cammino, costruire insieme gli step che conducono alla meta da raggiungere, per una scelta informata ed autonoma. La durata è relativamente breve (2-3 incontri) e può proseguire o meno con il sostegno psicologico.

– Il sostegno psicologico è un percorso più continuativo, caratterizzato da un numero limitato di colloqui (generalmente una decina), che a partire dalla storia del singolo e dalle sue aspettative è volto ad identificare, chiarire e ridimensionare le problematiche, a recuperare e sostenere il benessere personale, a partire da un confronto aperto e costruttivo tra professionista e cliente che permetti di individuare e condividere obiettivi concreti e realistici. Prevede l’uso di strumenti conoscitivi e d’intervento per la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico, rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità (vd. Codice Deontologico degli psicologi Italiani).

– Per psicoterapia si intende la presa in carico da parte di uno psicoterapeuta, che lavora in profondità, facendo riferimento a precisi modelli teorici di intervento e utilizzando tecniche specifiche. La durata dell’intervento è solitamente maggiore e varia rispetto all’approccio scelto dal terapeuta, alla gravità del disturbo portato dalla persona, alle risorse disponibili, ecc.

3) Ambiti di intervento:

– La consulenza ed il sostegno psicologico sono indicati quando ci si trova ad affrontare: conflitti personali, familiari o lavorativi; situazioni di crisi associate ad elevata sofferenza emotiva (separazioni, lutti, malattie croniche o invalidanti); periodi di forte cambiamento o difficoltà decisionali su tematiche emotivamente importanti (famiglia, lavoro, ecc.); problematiche legate alla sfera sessuale; problematiche legate alla gestione dei figli nei periodi dell’infanzia e dell’adolescenza, ecc.

– La psicoterapia è indicata quando percezioni, sensazioni, pensieri e comportamento della persona sono diventati inappropriati; si sente arrabbiata, depressa, ossessionata, impaurita, ecc. ma non ne comprende il perché; si sente bloccata oppure lo è il suo comportamento; sta attraversando un momento di difficoltà o è da troppo tempo che si ripete che è solo un momento; se sente sopraffatta dalle situazioni; si sente al limite delle sue forze, incompresa e sfiduciata nei confronti delle persone; preferisce tenere tutto dentro per non subire il giudizio degli altri.

Psicologo e psicoterapeuta possono favorire un percorso di cambiamento:

– Non danno consigli, non danno risposte preconfezionate, non risolvono le situazioni al posto degli altri, non prescrivono farmaci.

– Sostengono lo sviluppo dell’individuo, della coppia, della famiglia, del gruppo, di una realtà sociale, scolastica o lavorativa verso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza, per individuare le risorse utili ad affrontare in autonomia le difficoltà.

– Gli strumenti principali sono il colloquio e la relazione interpersonale fra cliente e professionista; non operano solo in campo riabilitativo, clinico o problematico, lavorano in molti settori della vita: prevenzione, genitorialità, scuola, sport, azienda, formazione, marketing, riqualificazione degli spazi urbani, ecc.

– Si interfacciano con target differenti tra loro: bambini, giovani, adulti, anziani, coppie, famiglie, enti, ecc.

– Lavorano in équipe con altre figure professionali (medici di base, psichiatri, nutrizionisti, logopedisti, neuropsicomotricisti, fisioterapisti, insegnanti, manager, ecc.) per garantire il massimo livello qualitativo di sostegno al lavoro con il cliente.

DETRARRE LE SPESE

Il Ministero della Sanità di concerto con il Ministero delle Finanze, visto l’art. 10 del 26/10/1972, decretano nel 1994 che le prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona dagli esercenti le professioni sanitarie soggette a vigilanza, comprese dunque quelle rese dallo psicologo, siano esenti dall’imposta sul valore aggiunto (IVA).

Tra le spese mediche sono detraibili tutte le spese sostenute da un contribuente a fronte di una prestazione resa da uno psicologo regolarmente iscritto all’Albo. Dal medesimo Testo Unico, si deduce che le spese sanitarie rese dallo Psicologo danno luogo a una detrazione del 19% della spesa complessiva per le prestazioni sanitarie, con una franchigia pari a 129,11 euro.

Per poter detrarre la prestazione sanitaria è necessario che i dati vengano comunicati al Sistema Tessera Sanitaria a cui e possibile far valere il proprio diritto di opposizione all’invio.

INVIO DATI ALLA TESSERA SANITARIA

Normativa

Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 settembre 2016 è stato pubblicato il Decreto, firmato in data 1° settembre, con il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ampliato la platea dei soggetti obbligati alla comunicazione dei dati al “Sistema Tessera Sanitaria”. Tale ampliamento si è reso necessario al fine di portare a completamento il progetto “730 e Unico PF precompilati” avviato dall’Agenzia delle Entrate nell’anno 2014. Con tale progetto l’Agenzia delle Entrate ha avviato un servizio a favore dei contribuenti attraverso il quale, accedendo alla propria area riservata del sito [www.agenziaentrate.gov.it] è possibile visualizzare il proprio modello 730 o il proprio Modello Unico parzialmente precompilati nelle sezioni relative agli immobili posseduti, ai redditi conseguiti ed agli oneri detraibili sostenuti nell’anno, tra cui appunto gli oneri relativi alle spese sanitarie.

Fino a settembre 2016 erano obbligati alla comunicazione dei dati al “Sistema Tessera Sanitaria” solo gli iscritti all’Albo dei Medici chirurghi e degli odontoiatri. A seguito della suddetta pubblicazione, sono obbligati alla trasmissione dei dati anche gli iscritti agli Albi professionali degli Psicologi. Il nuovo obbligo di comunicazione ha valore retroattivo, ciò significa che riguarda anche i dati relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, indipendentemente dalla data di emissione della fattura, in modo tale che i dati trasmessi possano essere utilizzati già a partire dalle dichiarazioni dei redditi precompilati 730/2017 e Unico PF 2017.

Cosa cambia?

Quello che cambia per il cittadino è il fatto che, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Unico), troverà già inseriti nella parte precompilata i dati relativi alle prestazioni psicologiche effettuate (trasmessa all’Agenzia delle Entrate dal professionista nei termini previsti). Ciò significa che questi dati risulteranno accessibili anche alle persone alle quali il soggetto è fiscalmente a carico (per esempio i genitori o il coniuge). Il CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) si è espresso considerando questo provvedimento una sostanziosa agevolazione burocratica nei confronti dei pazienti ma allo stesso tempo ha sottolineato come in determinate situazioni esso possa risultare lesivo del diritto alla privacy. Nel caso in cui qualche paziente non fosse d’accordo nel fare sì che lo psicologo comunichi i suoi dati al “Sistema Tessera Sanitaria”, esiste il modo di opporsi.

Come opporsi?

L’opposizione del paziente può essere espressa in tre modi:

Verbalmente direttamente allo psicologo al momento dell’emissione della fattura e richiede solo che il professionista annoti sulla fattura l’apposita dicitura di opposizione:
“FATTURA NON TRASMESSA AL SISTEMA TESSERA SANITARIA AI FINI DELLA PREDISPOSIZIONE DEL 730 PRECOMPILATO, PER OPPOSIZIONE DELL’ASSISTITO AI SENSI DELL’ART. 3 D.M. 31/07/2015 E DELL’ART. 7 D.LGS. N.196/2003 E SS.MM.II.”.

Registrandosi al sito sistemats.it.

Inviando uno specifico modulo presente sul sito Agenzia delle Entrate.

Solo nel primo caso il professionista ha un ruolo attivo e deve adempiere a specifici obblighi di legge, nei restanti due casi sarà compito del cittadino attivarsi in merito.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate.

CONVENZIONE CNOP

Verifica la tua appartenenza ad una delle categorie che possono usufruire di tariffe agevolate.

Il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi (CNOP) ha stipulato molteplici convenzioni con differenti categorie professionali, ai cui aderenti sono riservate tariffe agevolate per le prestazioni psicologiche richieste. Come professionista aderisco alle seguenti (cliccare su ciascuna voce per accedere alla documentazione):

– Protocollo di intesa con l’Arma dei Carabinieri;

– Protocollo di intesa con FISDE-ENEL (Fondo Integrativo Sanitario per i Dipendenti del Gruppo ENEL);

– Protocollo di intesa con l’Associazione l’Altra metà della divisa, Rete supporto famiglie militari;

– Protocollo di intesa con Dipartimento Amm. Penitenziaria (DAP) e corpo di Polizia Penitenziaria;

– Protocollo d’intesa con la Polizia di Stato;

– Protocollo di intesa con militari della Guardia di Finanza;

– Protocollo di intesa con AssoMedico;

– Convenzione con Associazione consulenti del lavoro;

– Protocollo d’intesa Corpo Forestale dello Stato, Ispettorato generale;

– Adesione alla Carta dei diritti del consumatore;

Se rientri in una di queste categorie, puoi usufruire delle agevolazioni previste, ricorda di comunicarmelo in occasione del primo contatto!

In caso contrario, contattami che capiamo insieme se possiamo far partire una convenzione.

BIBLIOGRAFIA

Siti di Psicologia

Ordine Psicologi Veneto [http://www.ordinepsicologiveneto.it/]– Portale regionale dell’Ordine degli Psicologi

Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP) [http://www.psy.it/]– Portale Nazionale dell’Ordine degli Psicologi

AltraPsicologia [http://www.altrapsicologia.it/come-associarsi/]– Associazione di informazione, promozione e tutela della professione di psicologo

PsyEventi [https://www.psyeventi.it/useradmin?m=index]– Portale di psicologia con proposte di seminari, corsi, eventi rivolti ai professionisti e alla popolazione

Elencopsicologi [http://www.elencopsicologi.it/]– Sito di riferimento per il reperimento di psicologi e psicoterapeuti a livello nazionale

Psicologionline [https://www.psicologionline.net/]– Elenco degli psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti italiani

Siti di Psicologia Costruttivista

Società Costruttivista Italiana [http://www.costruttivismo.it/]– Associazione di promozione di progetti e iniziative in ambito psicologico

Rivista Italiana di costruttivismo [http://www.rivistacostruttivismo.it/]– Rivista scientifica online, semestrale e gratuita di stampo costruttivista

CESIPc (Centro Studi in Psicoterapia Costruttivista) [http://www.cesipc.it/]- Scuola quadriennale di specializzazione in psicoterapia costruttivista

Institute of Constructivist Psychology [http://www.icp-italia.it/it]– Scuola quadriennale di specializzazione in psicoterapia costruttivista

Costruttivamente [http://www.costruttivamente.it/]– Studio di psichiatria e psicoterapia

Documenti e risorse utili per i pazienti

Codice deontologico degli psicologi italiani [pdf]

Testo unico tariffa professionale psicologi [pdf]

Codice etico [pdf]

Cos’è la Psicologia Costruttivista

Carta dei diritti del consumatore [pdf]